Nella Basilica Vaticana deserta, Papa Francesco ha impartito la Benedizione "Urbi et Orbi" nel giorno di Pasqua rivolgendo un messaggio diretto ai leader degli Stati Europei: "Il coronavirus è una sfida epocale da cui dipenderà non solo il futuro dell'Europa, ma quello del mondo intero. Non si perda l'occasione di dare ulteriore prova di solidarietà, anche ricorrendo a soluzioni innovative". Per il Papa, se il vecchio continente non saprà rispondere all'emergenza in modo unito, "l'alternativa è solo l'egoismo degli interessi particolari e la tentazione di un ritorno al passato, con il rischio di mettere a dura prova la convivenza pacifica e lo sviluppo delle prossime generazioni, Non è questo il tempo degli egoismi, perché la sfida che stiamo affrontando ci accomuna tutti e non fa differenza di persone". "Dopo la seconda guerra mondiale, questo amato continente è potuto risorgere grazie a un concreto spirito di solidarietà che gli ha consentito di superare le rivalità del passato. E' quanto mai urgente, soprattutto nelle circostanze odierne, che tali rivalità non riprendano vigore, ma che tutti si riconoscano parte di un'unica famiglia e si sostengano a vicenda. Viviamo in un mondo già alle prese con sfide epocali ed ora oppresso dalla pandemia che mette a dura prova la nostra grande famiglia umana" "In queste settimane, la vita di milioni di persone è cambiata all'improvviso"." Per molti rimanere a casa è stata un'occasione pe riflettere, per fermare i frenetici ritmi della vita, per stare con i propri cari e godere della loro compagnia. Per tanti però è anche un tempo di preoccupazione per l'avvenire che si presenta incerto, per il lavoro che si rischia di perdere e tutte le conseguenze che la crisi porta con sé. Non è questo il tempo dell'egoismo e dell'indifferenza, pensiamo ai poveri, ai profughi e senza tetto che non siano lasciati soli in tutto il mondo. Fornire loro cibo e medicine necessarie, anche ora in questo momento di difficoltà"
Papa: Sfida epocale per l'Unione Europea
12 aprile 2020