Madre: Dal Brasile il messaggio augurale nella festa del Patrono

23 gennaio 2020

Carissime Sorelle,

per lo spirito non ci sono distanze di spazio, ma relazioni di comunione e affetto fraterno, per questo siamo vicine e unite nel legame della preghiera e del ricordo.
Sono in da circa 20 giorni in visita canonica alle comunità del Brasile e del Paraguay, insieme con la Segretaria generale, Suor Maria Dolores Petruzzella, e sento il bisogno di comunicare perché lo spirito di carità in Cristo ci spinge a esortarci a vicenda nel cammino di perfezione cristiana e religiosa. Voglio con voi celebrare spiritualmente la solennità del nostro Patrono, San Francesco di Sales, Maestro di vita spirituale e per noi, Salesiane dei Sacri Cuori, anche ispiratore del carisma del nostro Padre Fondatore.
Oggi è la vigilia della festa liturgica del Patrono e noi, nella fedeltà allo spirito dell’Istituto, siamo chiamate a rinnovare i Santi Voti. Che significato ha questo atto, ripetuto ogni anno?
Ognuna può dare la sua risposta ma in fondo è un’adesione sempre più consapevole ad un cammino di conformazione ai sentimenti di Cristo, per riprodurre in noi la somiglianza con l’Uomo perfetto. Sentiamo che cosa ci suggerisce il nostro Patrono nell’ opera.
“L’Introduzione alla Vita devota è dolce e buona per te, carissima Figlia. Ciò che vi sgomenta, è che vorreste essere tutto ad un tratto come essa prescrive (arrivare all’unione sponsale con Cristo); e tuttavia, questa stessa Introduzione vi inculca l’idea che accordare la nostra volontà ai suoi insegnamenti non é il lavoro di un giorno, ma di tutta la nostra vita, e che non dobbiamo affatto stupirci degli sbagli che commettiamo nell’esercizio della nostra impresa. Figlia mia, la devozione non è una cosa da raggiungere a forza di braccia: bisogna lavorarvi veramente, ma il maggior lavoro dipende dalla fiducia in Dio; bisogna procedere con calma, anche se con cura” (xx,132)
Si, care Sorelle, la fiducia in Dio deve sempre sostenere e fecondare il nostro sforzo calmo e paziente, ma costante. Dobbiamo essere convinte che il nostro Dio “che ci ha chiamate per amore e per una missione, porterà a termine la nostra opera di santificazione”. Coraggio e avanti nella via del bene e nell’autenticità della devozione che, come il nostro Santo Patrono ci indica, sempre nell’opera citata, “la virtù della devozione non è altro che una inclinazione generale e la prontezza dello spirito a compiere ciò che esso capisce essere gradito a Dio; è quella dilatazione del cuore della quale Davide diceva: Ho corso sulla via dei tuoi comandamenti quando hai dilatato il mio cuore. Coloro che sono semplicemente delle persone per bene camminano sulla strada di Dio, ma i devoti (i consacrati) corrono, e quando sono molto devoti, volano”. (XII,346)
Ci esorta il Santo ad essere come le colombe che aprono le ali e prendono il volo e volano nel desiderio della preghiera, nella ricerca della purificazione della propria anima e lo fanno coralmente, con tutte le sorelle che ci vivono accanto perché il nostro cammino di santità è personale ma si realizza nella comunità e accanto alle sorelle.
Carissime, esortiamoci a vicenda a prendere sul serio il perfezionamento della nostra umanità per far agire la grazia nella docilità della nostra persona e in un cuore aperto, verginale e, quindi, fecondo nello spirito. Auguri santi! Vi abbraccio con affetto e restiamo unite nella preghiera scambievole.
Suor Ines DE GIORGI
Madre Generale

N.B.

Le due citazioni sono state prese dal testo “Opere complete di Francesco di Sales”, pubblicato dalle Religiose della Visitazione del primo Monastero di Annecy. Il numero romano indica il tomo, il secondo la pagina.