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Indulgenze plenarie per tutto il mese di Novembre

Coronavirus “indulgenze plenarie per i fedeli defunti per tutto novembre”
“L’indulgenza plenaria per quanti visitino un cimitero e preghino per i defunti anche soltanto mentalmente, stabilita di norma solo nei singoli giorni dal 1° all’8 novembre, può essere trasferita ad altri giorni dello stesso mese fino al suo termine. Tali giorni, liberamente scelti dai singoli fedeli, potranno anche essere tra loro disgiunti”. Lo prevede un decreto della Penitenzieria Apostolica dopo aver ricevuto “non poche” richieste di sacerdoti e vescovi.

Tessitori di fraternità - Giornata Mondiale Missionaria

L’ottobre missionario di quest’anno si pone sulla scia del Mese Missionario Straordinario che abbiamo celebrato nel 2019. Il tema “Battezzati Inviati”, che mirava a far riscoprire l’universalità della vocazione missionaria, avrà il suo sviluppo nel tema di quest’anno: ogni battezzato è chiamato a far conoscere la bontà, la misericordia e l’amore di Dio per tutti gli uomini, prima di tutto attraverso un atteggiamento di accoglienza e uno stile di vita basato sulla “fraternità”.

Visite canoniche nelle comunità d'Italia: rimodulato calendario

Per la pandemia del coronavirus, non ancora del tutto debellato, siamo state costrette al lockdown, e quindi non abbiamo potuto eseguire le visite canoniche nelle comunità d'Italia, come da circolare n.10 - "Dio visita il suo popolo". Così mi esprimevo nella Circolare citata: “Dio ha visitato il suo popolo”: sono parole che hanno un senso speciale rispetto all’espressione “ha parlato al suo popolo”.

Polonia - Padre Wala: A Dio e non Addio!

La notizia della morte santa di Don Czesław Wala ci ha lasciato sbigottite, in silenzio orante e in muto pensare. Il Padre si è allontanato da quanti l’amavano senza far rumore, presago della sofferenza che avrebbe provocato nel cuore di tutti, specie dei suoi sordomuti. E' prevalso il sentimento della preghiera per recuperare l’energia della speranza, il coraggio della missione, la passione della sua vita.

Al tempo di Don Filippo il colera...oggi il coronavirus

Uno sguardo storico retrospettivo ci porta all’anno 1884, quando il nostro don Filippo Smaldone, giovane sacerdote, viveva il suo sacerdozio nello svolgimento delle funzioni sacerdotali, prevalentemente nell’azione catechetica e di carità verso “gli scugnizzi” napoletani e i piccoli sordomuti nella Casa ai Ponti Rossi, in Napoli. Erano i mesi estivi e tutta la popolazione napoletana visse un incubo che travolse la città dal punto di vista sociale e lavorativo. Quell'incubo si chiamava colera.

La vita si fa storia

E' il tema della 54ma giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali, che ci indica che la memoria conserva i ricordi e stabilisce la linea della storia. Un tempo il diario, il libro, la narrazione erano lo strumento per incidere i segni della vita personale, familiare e civile. Spesso e presso alcuni popoli è la tradizione orale il mezzo di trasmissione e di conservazione del passato. Oggi i nuovi contenitori sono molto più ricchi delle biblioteche universali: il cellulare, il tablet, il PC.

Madre: Un augurio che contagia nella speranza

CARISSIME SORELLE,
Mi sento vicina a ciascuna di voi e sussurro, nel silenzio, al vostro cuore: Buona Pasqua! Diversa dalle altre, certo, ma molto più realistica e vera!
Ѐ servita la pandemia del Coronavirus per prostrarci e scoprire la nostra debolezza, fragilità; essa ha modificato le nostre relazioni, le nostre azioni apostoliche e le stesse tradizioni religiose, di cui abbiamo vissuto il digiuno.

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